Storia

domenica 11 gennaio 2015

SOLO UNA DEBOLE SPERANZA


1962, CORRADO URSI SALUTA I SEMINARISTI DI NARDO',
E' STATO NOMINATO ARCIVESCOVO DI ACERENZA.

1962. " Il vescovo Corrado Ursi si congeda dai seminaristi. Ha ottenuto l'Arcivescovado di Acerenza nella Lucania. (Immagine tratta dal blog di Alfredo Romano, seminarista dal 1960  al 1965

di Giuseppe Caramuta

Stando alle notizie che si captano (ma che non arrivano....), le possibilità che Acerenza possa continuare a fregiarsi del titolo di sede arcivescovile autonoma, come avviene da circa un millennio, sono poche o nulle !
Naturalmente sono notizie che il furioso vento cittadino all'improvviso alimenta e sferza in faccia alla cittadinanza tutta, laica e cattolica, che ovviamente mai accetterebbe una così dura verità.
Almeno così tutti dicono …
Ma in attesa di conoscere la decisione finale, sembra che per ora si affidi tutto alla sola preghiera, rinunciando quasi completamente ad azioni più incisive.
Se tutti siamo concordi nel ritenere che l'Arcidiocesi di Acerenza non può essere cancellata, bisogna sostenere fattivamente e con continuità questa convinzione! Occorre far sentire con chiarezza ed anche con forza la propria voce, la propria posizione e, se serve, il dissenso rispetto a decisioni che possono rivelarsi fatali e non solo per la comunità religiosa.
Intanto si invitano i fedeli a pregare.
Mai i fedeli non possono tacere, però.
La preghiera è il pane del vero credente, del cristiano praticante, è il momento di vicinanza assoluta con Gesù Cristo.
Ma siamo sicuri che questo basti allo scopo?
Personalmente credo di no. Se vogliamo il nuovo Arcivescovo dobbiamo manifestarlo con più forza e con continuità, se occorre anche ru-mo-ro-sa-men-te.
Qualcuno deve accorgersi che noi diocesani Acheruntini per primi desideriamo la presenza di un nuovo Pastore. Dobbiamo sostenerne la riconferma e non appiattirci sulle notizie che solo ufficiosamente vengono date e che riguardano i freddi numeri della diocesi (… è troppo piccola per poter continuare a sopravvivere!). E' inaccettabile pensare di rinunciarvi perché "siamo pochi, ci sono pochi preti, non ci sono soldi"
Ma allora è una questione di soldi?
Spero di no!
Ma soprattutto spero che, se decisione fatale è stata presa, che ci venga subito comunicata senza alimentare, con questo silenzio, l’altra notizia che comincia a circolare e che il furioso vento cittadino all'improvviso rischia di alimentare: prima o poi la comunità si stancherà di sostenere questa causa ed allora sarà più facile rendere ufficiale la nefasta notizia della morte della nostra Arcidiocesi!







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